Non sempre vale “meglio tardi che mai”

Dante GiavinaNe avevamo sentito parlare ma non ci credevamo, oggi però abbiamo visto la locandina affissa in più posti ed allora non possiamo non meravigliarci, e così vogliamo anche noi ricordare e ricordarvi un po’ la storia politica di Dante Giavina.

Nel 1999 quando per la prima volta venne eletto Sindaco Maria Grazia Medali, Dante, sconfitto nella competizione elettorale, faceva parte della Minoranza assieme ad un collega di lista, ed al candidato Sindaco della terza lista sconfitta, l’architetto Francioli.

Al momento della nomina dei componenti del nostro Comune in seno alla Comunità Montana Monte Rosa, nella quale è prevista la presenza di un componente della Minoranza e dalla stessa indicato, il Sindaco e la Maggioranza, con un atto d’imperio, non hanno tenuto conto della candidatura espressa dalla Minoranza che era il Dante, ma hanno votato il “terzo incomodo”, il Consigliere Francioli, ed a nulla sono valse le giuste proteste di Dante.

Dante per ottenere “giustizia” ha dovuto rivolgersi al TAR il quale gli ha dato pienamente ragione, ne è conseguita la Sua elezione quale rappresentante di minoranza del nostro Comune nel Consiglio della Comunità Montana Monte Rosa

La “cattiveria politica” del Sindaco Medali gli ha tolto il buon senso della ragione, cosa ancora più grave in quanto il Sindaco era com’è tutt’ora Avvocato in carriera, il risultato comunque è stato deleterio per le casse comunali, tutte le spese di giudizio sono state sopportate a danno di tutti noi Cittadini pievesi

Della scarsa considerazione dimostrata dal Sindaco e dalla sua Maggioranza nei confronti di Dante è poi stata ampiamente ripagato della sua considerazione dal Consiglio della Comunità Montana Monte Rosa, che addirittura lo eletto quale suo Presidente.

Dante ha sempre fatto politica con passione convinta, capacità ed abnegazione, è stato a lungo nell’Amministrazione comunale, ricoprendo tutti gli incarichi, da Consigliere ad Assessore e Sindaco dal 1995 al 1999 in una coalizione di centro-sinistra.

La sua passione politica gli ha permesso di diventare Assessore alla provincia di Novara, compito svolto con correttezza politica e competenza.

Debbono essere assai orgogliosi la Sua Famiglia ed anche noi Cittadini pievesi, Dante pur essendo in politica attiva negli anni un cui imperversava TANGENTOPOLI, anni che per tanti amministratori pubblici era più facile rubare che amministrare, egli è stato di una correttezza esemplare, non si è impossessato di nulla, neppure una lira.

Se tutti coloro che hanno fatto e tutt’ora fanno politica fossero onesti come lo è stato Dante, di certo l’Italia non sarebbe nelle disastrose condizioni in cui si trova di questi tempi.

“le Persone bisogna rispettarle, come tali, da vive perché da morte non serve più, è solamente pura, vera e sacrosanta ipocrisia”

 

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